Come di consueto, ci recheremo prossimamente a cantare presso la Casa di soggiorno per anziani "Città di Verona" nell'ambito dell'iniziativa "Amarcor" promossa dall'ASAC, consulta di Verona.
Ecco, a questo proposito, una utile lettura.
Non bisogna avere un passato da musicista per godere degli effetti
positivi sulla salute, in particolare su quella cerebrale, che arrivano
dalla musica. Lo afferma un gruppo di ricercatori finlandesi che ha
valutato l'importanza di interventi basati proprio sulla musica in
persone con demenza di diversa origine, in fase iniziale o di gravità
moderata. «La demenza e il suo peso a livello sociale sono in continua
crescita, ma i sistemi sanitari dispongono di poche risorse per seguire
al meglio queste persone e chi di loro si prende cura, i cosiddetti
caregiver» esordisce Teppo Sarkamo, dell'Università di Helsinki e primo autore di una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Alzheimer's disease.
Secondo i ricercatori, in un simile contesto è importante trovare
alternative per mantenere attive e stimolare le capacità cognitive e il
benessere di chi soffre di demenza, e la musica potrebbe rappresentare
una strategia vincente in questo senso.
Da qui lo studio che ha
coinvolto 89 coppie formate da persone con demenza lieve o moderata e i
rispettivi caregiver. I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi,
due dei quali hanno preso parte per 10 settimane a programmi che
prevedevano attività legate alla musica: cantare sotto la guida
di un coach oppure ascoltare canzoni note. Il terzo gruppo di pazienti
ha continuato invece a essere seguito nel modo standard dal proprio
caregiver. «Gli interventi basati sulla musica hanno migliorato le
condizioni dei pazienti con demenza» afferma l'autore, che poi precisa: «Cantare
ha migliorato la memoria di lavoro nelle persone con demenza lieve e ha
aiutato quelle più giovani a mantenere le funzioni esecutive e
l'orientamento». Anche ascoltare musica ha avuto effetti positivi
in particolare sulle persone con demenza moderata non legata
all'Alzheimer e ricoverati in case di cura. Infine, la musica ha migliorato l'umore, alleviando la depressione
in molti casi di demenza moderata e Alzheimer. Il tutto
indipendentemente dalla familiarità del paziente con musica e strumenti
musicali.
«I nostri risultati dimostrano che la musica potrebbe
rappresentare uno strumento semplice ed efficace per la gestione della
demenza e per la riabilitazione dei pazienti che ne soffrono» conclude
Sarkamo.
martedì 19 gennaio 2016
giovedì 7 gennaio 2016
ANIMAZIONE DELLA MESSA A BORGO DI BONAVICINA (VR)
Domenica 10 Gennaio 2016 ore 9,30 animeremo la S. Messa presso la Chiesa
Parrocchiale di Borgo di Bonavicina (Vr).
Ecco i brani in programma:
- Riuniti nel tuo nome
-
Alleluia (Geraci)
-
Zitti zitti
- Sanctus sudamericano
- Sei Tu Signore il pane
- Ubi caritas
- Laudate
Dopo la Messa:
- Otce nash
- Da nobis Pacem
Organista Paolo Baccianella
Direttore Diego Bonato
Info: 0457125282
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