venerdì 18 novembre 2016

A ROVERETO PER GLI "AMICI DELL'OPERA"



Nell'ambito del programma autunnale dell'Associazione "Amici dell'opera" di Rovereto (TN)

Sabato 10 dicembre 2016 alle ore 20,45
presso la SALA FILARMONICA di Rovereto
Corso Rosmini 78

CONCERTO LIRICO E CORALE

con il soprano GIULIA PERUSI e il coro polifonico LA SCATOLA ARMONICA di Verona.
Direttore Diego Bonato
Al pianoforte Nicola Sfredda

Musiche di Bellini, Donizetti, Mendelssohn, Brahms, Mozart, Verdi, Zardini, Lanaro, Rutter

Info:
www.amicidelloperarovereto.it 
info@amicidelloperarovereto.it


venerdì 14 ottobre 2016

INVITO A CADIDAVID - VERONA



Il nostro Maestro Diego Bonato, organaro, ha concluso il restauro dell'organo della chiesa parrocchiale di Cadidavid (VR). Il Maestro Paolo Baccianella, provetto organista, lo testerà in un magnifico concerto. Parteciperà, tra gli altri, anche il coro amico Santa Cecilia di Cadidavid.
Il tutto SABATO 22 OTTOBRE 2016 ore 20,45 con ingresso libero (meglio prenotarsi: concerto.organo@gmail.com)

martedì 4 ottobre 2016

I BIMBI PREMATURI RESPIRANO MEGLIO A RITMO DI MUSICA


Spesso un canto molto semplice e pieno di amore rappresenta la migliore terapia per aiutare i bimbi nati prematuri e i loro genitori a superare al meglio i primi difficili mesi in ospedale. Ne è convinta Lucja Bieleninik, ricercatrice del Grieg academy music therapy research center di Bergen in Norvegia, e autrice di uno studio da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista Pediatrics.

«L'interesse verso l'utilizzo della musicoterapia anche con i bambini nati prematuri sta aumentando e ci è sembrato necessario fare il punto della situazione analizzando gli studi disponibili sull'argomento» esordisce l'esperta che, con una revisione sistematica della letteratura scientifica, ha identificato 14 studi clinici da includere nella sua analisi, per un totale di 964 bambini e 266 genitori partecipanti. E a conti fatti, dalla ricerca è emerso che l'utilizzo della musica nei reparti di terapia intensiva neonatale è in grado di regolarizzare e favorire una corretta frequenza respiratoria dei piccoli.

Ma non tutta la musica è uguale e ha lo stesso effetto. «La maggior parte degli studi analizzati prevedeva che fosse uno dei genitori a cantare una canzone o una melodia oppure veniva fatta ascoltare al bimbo la voce registrata dei genitori» spiega l'autrice, convinta che proprio questa sia una delle chiavi del successo della musicoterapia nei bambini nati pretermine.

«In realtà i bimbi cominciano ad ascoltare musica quando sono ancora nell'utero: il battito del cuore della mamma è il primo assolo di batteria della loro vita» aggiunge Joanne Loewy, direttrice del Mount Sinai health system's Louis Armstrong center for music and medicine, di New York City, spiegando che la "buona musica" in questo contesto deve avere pochi elementi di fondo: un ritmo semplice e prevedibile, calmo e ripetitivo e il suono familiare della voce di mamma o papà.

E come se non bastasse questo tipo di terapia con la musica fa bene anche ai più grandi. «Il livello di stress si abbassa nei genitori quando cantano per i loro piccoli» dice Bieleninik che poi conclude: «È non c'è l'obbligo di canticchiare solo vecchie canzoncine per la nanna, anzi è giusto che ogni genitore scelga una canzone alla quale è particolarmente legato, da trasformare in una dolce ninna-nanna per il proprio figlio».
(www.dica33.it)

sabato 4 giugno 2016

SORPRESA A VILLAFRANCA!

VENERDI 17 GIUGNO 2016 ORE 21
DUOMO DI VILLAFRANCA-VR

26° RASSEGNA CORALI POLIFONICHE

Parteciperanno i cori:

Città di Villafranca
diretto da Eva Bresaola

La Scatola Armonica-Verona
diretto da Diego Bonato

Santa Cecilia-Cadidavid (Vr)
diretto da Giuseppe Manzini

All'organo:

Paolo Baccianella

Con ricca sorpresa finale!


martedì 10 maggio 2016

ANIMAZIONE DELLA MESSA A S.PANCRAZIO (VR)




Animeremo la Santa Messa presso la chiesa parrocchiale di San Pancrazio al Porto 

Giovedì 12 Maggio 2016,
  ore 20.30

Marilena Dalla Riva all'organo
Direttore Diego Bonato.



Canteremo i brani seguenti:

- Ingresso                                               Riuniti nel Tuo nome         T. Zardini
- Atto penitenz.                                     Signore pietà                      M. Lanaro
- Alleluia                                                Alleluia                                Geraci
- Offertorio                                            Canto con l'assemblea                                        
- Santo                                                   Santo (con l'assemblea)     T. Zardini
- Padre nostro                                       Padre nostro 
- Eucaristia                                            Hai dato un cibo                 Liturgico
                                                               Ave verum                           C. Gounod
- Congedo                                              Laudate                                K. Nystedt

domenica 1 maggio 2016

I NOSTRI PROSSIMI APPUNTAMENTI



Tra maggio e giugno, ecco dove ci potrete sentir cantare:
  • Giovedì 12 maggio 2016 ore 20,30: Animazione della S.Messa nella chiesa di Porto S.Pancrazio
  • Sabato 11 giugno 2016 presso il chiostro della chiesa di S.Bernardino (VR): serata-concerto in onore di Padre Terenzio Zardini, con la partecipazione sette cori. Info e altri particolari fra qualche settimana.
  • Venerdì 17 giugno 2016 presso il duomo di Villafranca (VR): concerto nell'ambito della 26° rassegna delle corali polifoniche organizzata dal Coro Città di Villafranca. Info anche qui.

venerdì 15 aprile 2016

AMARCOR A SAN MASSIMO-VERONA


Nell'ambito dell'iniziativa AMARCOR di ASAC-Verona

Sabato 16 aprile 2016 alle ore 15,30

CENTRO SERVIZI PER ANZIANI-RSA 
CITTA' DI VERONA
Via Giovanni Anselmi 7 - 37139 San Massimo (VR) 
 
canteremo per gli ospiti e per chi vorrà essere presente.
 
Info: 0458901141

mercoledì 9 marzo 2016

A PROPOSITO DEL CANTARE IN UNA RESIDENZA PER ANZIANI

Biella. La dottoressa canta per i pazienti: “Anche questa è una terapia”

Lavora da un anno e mezzo al “Degli Infermi” e racconta che, quando è stata lei stessa malata, “ascoltare musica era l’unica cosa che riuscivo a fare” e “per me è stata una terapia”. Adesso canta anche per i pazienti: “Nelle situazioni più difficili il canto rassicura, tranquillizza: ‘seda’ l’animo e lo fa riposare”.

Della musica come terapia si è parlato molte volte, ma di dottoresse che cantano ai letti dei propri pazienti, nelle corsie degli ospedali, ci sono pochi esempi noti. Uno arriva da Biella e la protagonista è la dott.ssa Paola Matera, medico del pronto soccorso, che da un anno e mezzo lavora al “Degli Infermi” e che il potere della musica lo ha provato in prima persona.

“Mentre mi trovavo ricoverata in ospedale, bloccata a letto – racconta -  ascoltare musica era l’unica cosa che riuscivo a fare”. Da qui l’idea di usare il canto come terapia non solo per se stessa, ma anche per gli altri. “Adesso canto anche per i miei pazienti; nelle situazioni più difficili il canto rassicura, tranquillizza: ‘seda’ l’animo e lo fa riposare. Per me, infatti, curare i pazienti non significa solo richiedere esami strumentali o di laboratorio, ma dedicare loro tempo, curare la loro anima rassicurandoli con un sorriso, perché la malattia più temibile è la paura di non farcela”.

“Nei giorni scorsi – racconta Paola – sono stata con un amico chitarrista nel reparto di lungodegenza (Geriatria) e lì abbiamo intrattenuto i pazienti per oltre un’ora con le canzoni. È stato un crescendo di emozioni e di persone che via via si sono aggiunte: prima due pazienti in sedia a rotelle, poi altri due del reparto vicino, un’altra è stata avvicinata con l’intero letto. In pochi minuti si è radunato un gruppo compreso anche di medici, infermieri e operatori. All’inizio ho notato una signora anziana in un angolo: sguardo spento, testa bassa. È bastato poco e, mentre lei richiedeva i brani di Tenco, gli altri battevano le mani e facevano il coro”.
(dal sito www.quotidianosanita.it)

martedì 23 febbraio 2016

MUSICA DA CAMERA IN RIANIMAZIONE


Anche nei reparti ospedalieri ad elevata specializzazione, dotati di tutte le nuove tecnologie, c'è ancora spazio per la musica, che potrebbe offrire ai malati e ai loro familiari una sorta di terapia complementare. L'antico invito «Canta, che ti passa» è stato infatti rivisitato, diventando «Ascolta la musica suonata per te, e condividi questo momento di pace: vedrai che staremo tutti un po' meglio». Secondo i promotori del progetto Il Paziente al centro, partito nelle scorse settimane all'Unità di Rianimazione Generale dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, anche la musica dal vivo contribuisce infatti a offrire ai pazienti ricoverati e alle loro famiglie un momento di serenità, che quasi certamente ha anche l'effetto di alleviare ansia e stress legati al ricovero, e con essi il bisogno di farmaci. Dica33 ne ha parlato con Luca Cabrini, tra i responsabili del reparto e dell'iniziativa.

Dottor Cabrini, in che modo pensate di usare la musica in chiave terapeutica?«La musicoterapia è stata oggetto di molti studi, che si sono focalizzati sia sulla musica scelta dal soggetto che ascolta sia su quella ascoltata per la prima volta. Nel nostro caso, l'offerta di musica eseguita dal vivo, non scelta dal paziente, rientra in un progetto più ampio che vuole garantire la miglior qualità di vita possibile durante e dopo il ricovero».

Che risultati pensate di ottenere?«I benefici per i ricoverati sono documentati nella letteratura scientifica: ascoltare musica - registrata o dal vivo - contribuisce a ridurre i sintomi di tipo ansioso e depressivo, e anche a limitare la richiesta di sedativi, aiutando a mantenere il contatto con la realtà e il benessere complessivo. Si pensa che la musica aiuti a ridurre i rischi di sindrome post-traumatica da stress e di effetti cognitivi, aiutando i ricoverati a restare il più possibile presenti a se stessi.
Nel nostro reparto le esecuzioni dal vivo sono eseguite da musicisti volontari - finora sono state due musiciste donne - che si spostano di stanza in stanza eseguendo brani di musica classica o acustica, per esempio suonando il violoncello o la chitarra».

I pazienti dei reparti di rianimazione sono spesso in condizioni gravi, e instabili. Questo comporta problemi o accortezze particolari?«Certamente sì. Alcuni pazienti sono in condizioni critiche, sotto sedazione o in coma, e in quel caso non sappiamo con certezza se la musica faccia piacere anche a loro, ma i familiari ci hanno detto di apprezzare molto l'iniziativa. Dopodiché la durata delle esibizioni viene valutata insieme per essere sicuri di non affaticare troppo i malati.
Inoltre tutti sono avvertiti in anticipo del fatto che un'eventuale urgenza sospende i concerti. In questa fase stiamo verificando la fattibilità dell'iniziativa, che è stata molto apprezzata. In futuro contiamo di misurare in maniera rigorosa i benefici per i malati, sia in termini di gradimento da parte degli interessati sia in termini di riduzione degli stati ansiosi e del consumo di farmaci».

(dal sito www.dica33.it)

martedì 2 febbraio 2016

CANTARE IN CORO FA BENE






A proposito dei benefici del canto guidato, il gruppo del Behavioral health hospital (Greensboro) dell'Associazione americana degli infermieri specialistici (Apna) ha condotto uno studio su quanto e come il canto guidato aiuti i pazienti psichiatrici dell'ospedale a controllare gli stati d'ansia. I risultati rivelano che il livello di ansia si è ridotto sensibilmente e che la partecipazione ai gruppi è aumentata del 24 per cento. E ancora: gli scienziati della Gent University (Belgio) hanno sottoposto 63 volontari a sessioni di intensa attività fisica, chiedendo dapprima di eseguire gli esercizi ascoltando passivamente della musica, poi producendo una risposta sonora a ogni movimento. Risultato: gli esercizi svolti erano percepiti come meno faticosi.
Uno studio pubblicato su Frontiers evidenzia invece che cantare avrebbe anche effetti benefici sull'attività del cuore. Nella ricerca gli scienziati si sono occupati di studiare come il canto, che di fatto è una forma di respirazione guidata, coinvolga la variabilità del battito cardiaco e l'aritmia respiratoria sinusale, una variazione naturale del battito che avviene durante un ciclo di respirazione: l'accoppiamento di questi fattori, oltre a innestare biologicamente un effetto calmante, sostiene le funzioni dell'apparato cardiovascolare. I risultati dello studio hanno evidenziato la connessione tra tipo di canzoni, respirazione e battito cardiaco. Insomma: cantare in coro produce una respirazione profonda e regolare, oltre a stimolare l'attività del nervo vago, che regola funzioni quali umore, sonno, appetito, motivazione.

martedì 19 gennaio 2016

LA DEMENZA SI COMBATTE ANCHE CANTANDO

Come di consueto, ci recheremo prossimamente a cantare presso la Casa di soggiorno per anziani "Città di Verona" nell'ambito dell'iniziativa "Amarcor" promossa dall'ASAC, consulta di Verona.

Ecco, a questo proposito, una utile lettura.

Non bisogna avere un passato da musicista per godere degli effetti positivi sulla salute, in particolare su quella cerebrale, che arrivano dalla musica. Lo afferma un gruppo di ricercatori finlandesi che ha valutato l'importanza di interventi basati proprio sulla musica in persone con demenza di diversa origine, in fase iniziale o di gravità moderata. «La demenza e il suo peso a livello sociale sono in continua crescita, ma i sistemi sanitari dispongono di poche risorse per seguire al meglio queste persone e chi di loro si prende cura, i cosiddetti caregiver» esordisce Teppo Sarkamo, dell'Università di Helsinki e primo autore di una ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Alzheimer's disease. Secondo i ricercatori, in un simile contesto è importante trovare alternative per mantenere attive e stimolare le capacità cognitive e il benessere di chi soffre di demenza, e la musica potrebbe rappresentare una strategia vincente in questo senso.

Da qui lo studio che ha coinvolto 89 coppie formate da persone con demenza lieve o moderata e i rispettivi caregiver. I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi, due dei quali hanno preso parte per 10 settimane a programmi che prevedevano attività legate alla musica: cantare sotto la guida di un coach oppure ascoltare canzoni note. Il terzo gruppo di pazienti ha continuato invece a essere seguito nel modo standard dal proprio caregiver. «Gli interventi basati sulla musica hanno migliorato le condizioni dei pazienti con demenza» afferma l'autore, che poi precisa: «Cantare ha migliorato la memoria di lavoro nelle persone con demenza lieve e ha aiutato quelle più giovani a mantenere le funzioni esecutive e l'orientamento». Anche ascoltare musica ha avuto effetti positivi in particolare sulle persone con demenza moderata non legata all'Alzheimer e ricoverati in case di cura. Infine, la musica ha migliorato l'umore, alleviando la depressione in molti casi di demenza moderata e Alzheimer. Il tutto indipendentemente dalla familiarità del paziente con musica e strumenti musicali.

«I nostri risultati dimostrano che la musica potrebbe rappresentare uno strumento semplice ed efficace per la gestione della demenza e per la riabilitazione dei pazienti che ne soffrono» conclude Sarkamo.

giovedì 7 gennaio 2016

ANIMAZIONE DELLA MESSA A BORGO DI BONAVICINA (VR)



Domenica 10 Gennaio 2016 ore 9,30 animeremo la S. Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Borgo di Bonavicina (Vr). 
Ecco  i brani in programma:

- Riuniti nel tuo nome


- Alleluia (Geraci)

- Zitti zitti

- Sanctus sudamericano

- Sei Tu Signore il pane 
- Ubi caritas

- Laudate                 

Dopo la Messa:

- Otce nash

- Da nobis Pacem


Organista Paolo Baccianella
Direttore Diego Bonato


Info: 0457125282